Festival del Faiallo 2013 |
The lonesome pines
Fare un po’ di folk con simpatia
e senza tirarsela. Giusto due cappelli da cowboy per evocare la scena e
l’armonica a bocca per i momenti più intensi.
I fratelli Oliveri hanno lo
spirito giusto nel seguire la strada indicata dai loro mèntori, siano un Johnny
Cash, un Dylan, uno Springsteen o un Neil Young.
Non rischiano il confronto
neppure da lontano, non ne avrebbero la verve. Tuttavia finiscono per
convincere grazie ad un approccio onesto.
Si alternano alla voce
riproponendo una serie di standard country-folk, ben supportati dalla batteria
di Marco Poggio, avvezzo a suonare con le spazzole.
Fare poco, farlo bene: questo
potrebbe essere lo slogan della band. La sorpresa però arriva quando tra un
brano e l’altro della tradizione americana propongono le loro ballate: un
occhio al sociale, qualche bella immagine e nonsense, con qualche rinforzo negli
arrangiamenti queste canzoni piacerebbero a uno come Massimo Bubola.
Carlo Rovello
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